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Guida alla normativa EN 1822

La normativa di riferimento per i filtri ad alta efficienza

01/04/2025

La normativa EN 1822: il riferimento per la filtrazione ad alta efficienza

La qualità dell’aria è una delle principali sfide per settori industriali, sanitari e tecnologici. In ambienti critici, come ospedali, laboratori farmaceutici, camere bianche e settori produttivi di precisione, garantire un'aria priva di contaminanti è essenziale. Per questo, la normativa EN 1822 gioca un ruolo chiave nella regolamentazione dei filtri ad alta efficienza.

Ma cosa stabilisce esattamente la EN 1822 e perché è così importante? In questo articolo esploreremo la sua evoluzione, i criteri di classificazione e l'impatto che ha sui settori in cui la filtrazione dell'aria è fondamentale.

L'origine della normativa

Prima dell'introduzione della EN 1822, non esisteva uno standard europeo unificato per classificare e testare i filtri HEPA e ULPA. L’esigenza di un riferimento comune nasce dall’incremento delle applicazioni critiche che richiedevano sistemi di filtrazione certificati per garantire un'aria ultra-pulita.

Nel 1998, il Comitato Europeo di Normazione (CEN) ha sviluppato la EN 1822, con l’obiettivo di fornire un metodo scientifico per la classificazione e la verifica delle prestazioni dei filtri dell’aria ad alta efficienza. Questa normativa è stata poi aggiornata nel 2009 per includere nuove metodologie di test, in particolare per individuare eventuali perdite nei filtri H13 e H14.

L'approccio della EN 1822 è basato sul metodo del conteggio delle particelle, il quale permette di misurare la capacità del filtro di trattenere particelle di dimensioni specifiche. Questo garantisce un elevato standard di controllo, riducendo al minimo la possibilità di malfunzionamenti o difetti nei processi di filtrazione.

Struttura della EN 1822

La normativa è suddivisa in cinque sezioni principali, che coprono diversi aspetti della classificazione e della verifica dei filtri:

  1. EN 1822-1: Specifica i criteri generali di classificazione, il collaudo delle prestazioni e i requisiti di marcatura dei filtri.

  2. EN 1822-2: Definisce le prove per il materiale filtrante, valutando la sua capacità di trattenere particelle.

  3. EN 1822-3: Stabilisce le procedure di test per i setti filtranti, verificando la loro efficienza.

  4. EN 1822-4: Regola le prove per individuare eventuali perdite nei filtri, un aspetto cruciale per garantire l’integrità del sistema.

  5. EN 1822-5: Si concentra sulla misurazione dell'efficienza integrale del filtro, valutando le sue prestazioni globali.

Questa struttura modulare consente di effettuare test specifici per ogni componente del filtro, garantendo standard elevati di qualità e sicurezza.

Classificazione dei filtri secondo la EN 1822

Uno degli aspetti più importanti della normativa è la suddivisione dei filtri in tre categorie principali, in base alla loro efficienza nel trattenere particelle:

  • Filtri EPA (Efficient Particulate Air): comprendono le classi E10, E11 e E12, con un'efficienza che varia dall'85% al 99,5%.

  • Filtri HEPA (High Efficiency Particulate Air): includono le classi H13 e H14, con un’efficienza minima del 99,95% per H13 e del 99,995% per H14.

  • Filtri ULPA (Ultra Low Penetration Air): comprendono le classi U15, U16 e U17, con efficienze superiori al 99,9995%.

La distinzione tra queste categorie è fondamentale per selezionare il filtro più adatto in base alle esigenze specifiche di ogni settore. Ad esempio, un filtro HEPA H14 è spesso richiesto in ambienti ospedalieri e farmaceutici, mentre i filtri ULPA sono utilizzati nelle camere bianche dell'industria elettronica e aerospaziale.

Il test della particella più penetrante (MPPS)

Un aspetto innovativo della EN 1822 è l’utilizzo del metodo MPPS (Most Penetrating Particle Size), che permette di valutare l'efficienza del filtro nei confronti delle particelle più difficili da catturare. Questo test si basa sulla misura della dimensione delle particelle che hanno la maggiore probabilità di attraversare il filtro, generalmente comprese tra 0,1 e 0,3 micron.

Il test MPPS assicura che il filtro sia efficace anche nelle condizioni peggiori, offrendo una protezione superiore rispetto ad altri metodi di prova basati solo sulla rimozione di particelle più grandi.

Perché la EN 1822 è così importante?

L'adozione della normativa EN 1822 porta con sé numerosi vantaggi:

  • Uniformità nei test e nella classificazione: i produttori devono rispettare standard precisi, garantendo una maggiore affidabilità dei filtri sul mercato.

  • Maggiore sicurezza negli ambienti critici: la certificazione assicura che i filtri installati in ospedali, laboratori e industrie ad alto rischio siano realmente efficaci.

  • Controllo della qualità dell’aria: grazie ai test rigorosi, gli utilizzatori possono avere la certezza che l’aria filtrata risponda ai più alti requisiti di purezza.

  • Conformità normativa: in molti settori regolamentati, come quello farmaceutico e alimentare, l’uso di filtri certificati EN 1822 è un requisito indispensabile.

Conclusione

La normativa EN 1822 rappresenta un pilastro nella regolamentazione dei filtri ad alta efficienza, garantendo che solo i prodotti conformi agli standard più elevati siano utilizzati in ambienti critici. Grazie alla sua metodologia di test avanzata, come l'analisi MPPS, e alla classificazione chiara dei filtri, la EN 1822 continua a essere il punto di riferimento per la filtrazione dell'aria in Europa e nel mondo.

Se operi in un settore in cui la qualità dell’aria è una priorità, scegliere filtri certificati EN 1822 è un passo fondamentale per garantire sicurezza, efficienza e conformità alle normative internazionali.