Ospedaliero e Farmaceutico

Il settore ospedaliero e farmaceutico è un elemento cruciale per il benessere e la salute della popolazione, dedicato alla prevenzione, diagnosi, cura e trattamento delle malattie. Gli ospedali e le strutture sanitarie offrono servizi medici specializzati, assistenza continua e interventi chirurgici, supportati da personale altamente qualificato e tecnologie all’avanguardia. Parallelamente, l’industria farmaceutica si occupa della ricerca, sviluppo e produzione di farmaci, vaccini e terapie innovative, contribuendo a migliorare la qualità della vita e a prolungarne la durata. Entrambi i settori lavorano in sinergia per affrontare le sfide sanitarie globali e garantire un accesso equo alle cure e ai trattamenti più avanzati.


Farmacie



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La farmacia è un ambiente che per sua natura necessita di un maggior controllo della qualità dell’aria e una costante areazione. Gli scambi d’aria con l’esterno avvengono costantemente: l’aria esterna nei contesti metropolitani è significativamente inquinata (passaggio auto e agenti chimici da lavorazione), questo porta ad una immissione indoor di polveri sottili e ultrasottili. All’interno vi è inoltre presenza di pollini, spore, germi, batteri, virus che sono portate dalle persone all’ingresso.
All’interno di questi spazi vi è la compresenza di una prefiltrazione (ePM1 50%) dell’aria che dall’esterno viene filtrata, una filtrazione fine (ePM1 80%) per la riduzione e la diffusione di virus e batteri, (che hanno dimensioni simili al PM1), una filtrazione terminale (HEPA) con efficienza globale di almeno il 99,95% (ed efficienza puntuale di almeno il 99,75% sull’MPPS) e una filtrazione molecolare per gli odori di processo.


Ospedali, ambulatori, case di cura e cliniche



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La qualità dell'aria interna svolge un ruolo essenziale per la salute e il recupero dei pazienti negli ospedali e in altre strutture sanitarie. Studi hanno dimostrato che ambienti sanitari con aria pulita non solo favoriscono il benessere dei pazienti, ma riducono anche il rischio di infezioni, migliorando l'efficacia delle cure. Inoltre, mantenere un'aria interna di alta qualità aiuta a proteggere il personale medico e le apparecchiature sensibili da polveri e contaminanti.
Tra le principali cause di scarsa qualità dell'aria negli ospedali troviamo gli stessi pazienti infetti (che possono contribuire alla diffusione di agenti patogeni attraverso la tosse e le superfici contaminate), le strutture obsolete (molti ospedali, soprattutto quelli più vecchi, sono equipaggiati con sistemi di ventilazione datati che non soddisfano gli attuali standard di filtrazione, aumentando la circolazione di polveri e allergeni) e la qualità proveniente dall’esterno (spesso carica di inquinanti come gas di scarico e polveri che possono entrare nelle strutture attraverso i sistemi HVAC).
Nelle strutture sanitarie vi sono diversi tipi di ambienti: chirurgia, farmacia, terapia intensiva, reparto degenze, reparto infettivi, pediatria, sala parto, sale d’attesa e pronto soccorso ma anche lavanderie, officine, aree comuni, obitorio, e parcheggi. Ogni zona prevede un diverso livello di efficienza di filtrazione. Nelle aree indoor vi è una miscelazione dell’aria interna con quella esterna, che è altamente inquinata; in questi ambienti abbiamo la necessità di fermare le particelle che possono raggiungere le aree più profonde del nostro sistema respiratorio, sono particelle considerate PM1. Filtri di qualità possono aiutare a risolvere queste problematiche.
Una filtrazione ancora più efficiente deve essere fatta nelle aree ad alto rischio come le unità di terapia intensiva e le sale operatorie. Qui vengono utilizzati filtri HEPA per rimuovere particelle fino a 0,3 micron, inclusi batteri e virus, riducendo il rischio di contaminazione incrociata. È inoltre fondamentale per prevenire l'accumulo di muffe e spore nei condotti di ventilazione, che potrebbe essere dannoso per pazienti.
In queste strutture sono presenti anche sostanze chimiche utilizzate in processi che producono odori e contaminazione gassosa. Per questo vi è anche una filtrazione molecolare con carboni attivi.


Dentisti



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Tutti gli ambienti chiusi che ospitano persone sono potenzialmente esposti alla presenza di aerosol sospese nell’aria. Negli studi odontoiatrici questo diventa ancora più rilevante a causa della vicinanza diretta con le persone che possono diffondere virus tramite starnuti, colpi di tosse o semplicemente parlando. I laboratori odontoiatrici sono pieni di polvere che deriva dalle apparecchiature di fresatura e trapanatura e quindi questi ambienti sono pieni di germi e batteri che vengono generati dalla nebulizzazione degli spray dei manipoli dei dentisti. Questi formano particelle ultra-fini che viaggiano in profondità nei polmoni fino alla circolazione sanguigna. L’utilizzo di protezioni è importante, ma altrettanto importanti sono i sistemi di aerazione e pulizia dell’aria che presentano sistemi di filtrazione nei canali di aerazione condizionata. In questi ambienti viene anche incentivato l’utilizzo di purificatori che sono dotati di filtri HEPA o ULPA.


Laboratori



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I laboratori sono locali adibiti ad indagini di vario tipo e per questa loro attività si può incorrere in tre tipi di contaminante: contaminanti inerti (particelle solide sospese in aria con grandezze nell’ordine dei micron), contaminanti biologici (aerosol di microorganismi e virus veicolati dall’aria con dimensioni non inferiori ai 0,5 micron) e contaminanti chimici (molecole di sostanze chimiche diffuse nell’aria di dimensioni nell’ordine degli Amstrong).
Per i primi due contaminanti occorre adottare filtri assoluti. A seconda del tipo di norma di sicurezza da seguire possiamo trovare filtri HEPA H14 o, se necessario, filtri ULPA U16 per le situazioni più complesse. Hanno un funzionamento a setaccio, quindi non hanno effetto sui contaminanti chimici.
Per i contaminanti chimici occorre invece adottare filtri molecolari a carbone attivo. Le contaminazioni gassose o vapori tossici possono essere pericolose se inalate dal personale di laboratorio.
Per questo motivo, a protezione dell’operatore vengono inserite negli ambienti delle cappe chimiche a ricircolo con filtrazione molecolare a carboni attivi. Sono cappe chimiche dotate di gruppi filtranti che consentono di riciclare l’aria che viene espulsa nel locale senza canalizzarla all’esterno dell’edificio. Possono essere presenti anche banchi e tavoli aspirati che offrono, rispetto alle cappe, anche una libertà di movimento. Una caratteristica del carbone attivo è la sua continua attività di adsorbimento anche quando la cappa non è in funzione.
Questi filtri a carboni attivi sono dei contenitori formati da una robusta struttura in PVC anticorrosione con portelle di ispezione dalla quale è possibile sostituire le lastre di carbone attivo.
Spesso vengono inseriti anche sensori per monitorare la qualità dell’aria e sensori dedicati ai diversi tipi di inquinanti. Questo perché oltre alla problematica dei gas (risolta dai carboni attivi) c’è anche la necessità di mantenere un livello qualitativo dell’aria indoor per la rimozione di polveri e microorganismi, quindi sistemi HVAC.


Case farmaceutiche



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Nell'industria farmaceutica garantire livelli estremamente elevati di purezza dell'aria è fondamentale per evitare contaminazioni che potrebbero compromettere la qualità e la sicurezza dei prodotti. Le particelle contaminanti, se presenti in ambienti dove vengono prodotti farmaci, possono portare a gravi rischi per la salute dei pazienti. Gli agenti contaminanti possono includere muffe, pollini, batteri, virus e anche sostanze chimiche come i composti organici volatili (VOC) e gas industriali
In ambienti asettici, anche la più piccola contaminazione può avere conseguenze critiche. Per i farmaci sterili qualsiasi esposizione a contaminanti può introdurre impurità e persino infezioni, aumentando i rischi per la salute del paziente. Le normative vigenti richiedono pertanto che gli impianti farmaceutici adottino sistemi di filtrazione avanzata in tutte le aree in cui si lavorano prodotti sterili.
I sistemi di filtrazione dell'aria negli impianti farmaceutici devono non solo rimuovere le particelle ma anche bloccare microorganismi e sostanze chimiche nocive presenti nell'aria. Filtri di alta qualità, come i filtri HEPA e ULPA, vengono ampiamente utilizzati per trattenere particelle microscopiche e sono essenziali sia nei prefiltri che nei filtri terminali per garantire la massima purezza dell'aria.
In questi ambienti sono presenti anche sostanze chimiche utilizzate in processi che producono odori e contaminazione gassosa. Per questo vi è spesso anche una filtrazione molecolare con carboni attivi.
Selezionare filtri efficienti significa anche considerare la durata di vita e i costi operativi, oltre alla loro capacità di rimuovere efficacemente i contaminanti. La manutenzione dei filtri e la sostituzione tempestiva sono altrettanto cruciali per evitare costi inattesi e mantenere il funzionamento ottimale del sistema.